Istruzione e “autonomia differenziata”: una firma per non spaccare l’Italia
Adista.it
Recenti dati Svimez sull’istruzione registrano una forte disuguaglianza di opportunità, di partecipazione e di successo scolastico tra Nord e Sud Italia. «Con un quadro simile – afferma il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale (Cdc) – avremmo bisogno di una forte iniziativa dello Stato, con una particolare incidenza al Sud, per riequilibrare ai valori più alti e migliorare la condizione dell’istruzione scolastica su tutto il territorio nazionale. Infatti storicamente la scuola è un fattore di unità di un Paese sia dal punto di vista culturale che della formazione di una coscienza civica della popolazione».
Fattore di unità e di giustizia sociale pesantemente minacciato dal progetto della autonomia differenziata del governo Meloni il quale, «se dovesse andare in porto, non farebbe altro che peggiorare la situazione, allargando le diseguaglianze fra Nord e Sud. Infatti spingerebbe ad adattare la quantità e la qualità della iniziativa pubblica all’attuale stato di ricchezza dei territori. Come si suole dire “facendo piovere sul bagnato”».
In chiusura della nota, il Cdc invita a firmare per la proposta di legge di iniziativa popolare «che vuole modificare quelle parti della Costituzione introdotte nel 2001, in particolare agli articoli 116 e 117, su cui si fonda il progetto dell’autonomia differenziata del governo».
È possibile aderire e firmare la proposta di legge anche con firma digitale sul sito www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it.