Caro Carlucci,
il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale sta seguendo con grande interesse le iniziative della Rete dei sindaci Recovery Sud.
Come saprà noi abbiamo contrastato il progetto di Autonomia differenziata fin dal 2018 quando il Governo Gentiloni, dimissionario perché le elezioni si sarebbero tenute a marzo, firmava, improvvidamente, le pre-intese con tre Regioni richiedenti: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.
Abbiamo predisposto una Proposta di Legge costituzionale di iniziativa popolare, sulla quale stiamo, assieme ai Sindacati della Scuola, raccogliendo le firme dei cittadini.
La nostra proposta in primo luogo modifica l’Art. 116 della Costituzione ponendo un fermo limite alla richiesta di autonomia, che può essere concessa solo se “giustificata dalla specificità del territorio”. Inoltre, viene esclusa la possibilità di procedere con una Legge quadro in ambito nazionale e poi intese tra Stato e singole Regioni che il Parlamento dovrebbe semplicemente ratificare. L’eventuale autonomia ad ogni singola regione dovrebbe essere concessa attraverso una legge discussa e approvata dal Parlamento e può essere sottoposta a Referendum.
Sulla potestà legislativa viene modificato l’articolo 117 della Costituzione specificando che sanità, istruzione ed infrastrutture devono restare di competenza esclusiva dello Stato.
Infine viene introdotta, sul modello di ciò che avviene negli stati federali, una clausola di supremazia dello Stato per tutelare “l’unità giuridica ed economica della Repubblica”.
Siamo stati e siamo, dunque, in prima fila in questa battaglia che ci accomuna e che sta aprendo nel Paese un dibattito importante nel quale va sostenuta la nostra voce.
Diamo quindi piena adesione alle iniziative della Rete dei sindaci Recovery Sud, sosterremo e parteciperemo alla manifestazione del prossimo 17 marzo da voi organizzata.
Ovviamente restiamo disponibili a collaborare e mantenere stretti rapporti per dare forza alla nostra comune iniziativa contro l’Autonomia differenziata.
Con i più cordiali saluti
Il Presidente del CDC
Massimo Villone
Roma, 11 febbraio 2023