“Contro lo stravolgimento della nostra Costituzione”. Con questo obiettivo il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale di Reggio Emilia ha organizzato un presidio venerdì 2 ottobre, dalle 17:30 alle 19:30, davanti la Prefettura di Reggio Emilia. Mercoledì 30 settembre si è svolta la conferenza stampa per dare massima visibilità ad un’iniziativa che dice “no” alla riforma costituzionale del Senato, in dirittura di arrivo a Palazzo Madama, e conseguentemente al completo stravolgimento della nostra Costituzione e vuole aprire la strada ad un vero e proprio comitato reggiano che si opponga a questa riforma qualora venisse sottoposta, come probabilmente sarà, a referendum confermativo. Durante il presidio in corso Garibaldi il prefetto riceverà una delegazione dei rappresentanti del coordinamento reggiano di cui fanno parte l’Associazione reggiana per la Costituzione, la Camera del Lavoro Cgil, l’Anpi, il Comitato Esodati, Iniziativa Laica, PCdI, Prc,e Sel. “Con questa riforma si riducono gli spazi democratici di ogni cittadino e il combinato di legge elettorale e riforma costituzionale rappresenta un mix devastante per le ricadute che potrebbero verificarsi nel medio lungo periodo – Spiega Rina Zardetto, presidente dell’Associazione reggiana per la Costituzione –. Siamo in un percorso in cui si toglie ai cittadini il diritto di eleggere i propri rappresentanti e si attribuisce al governo il controllo dell’agenda dei lavori della Camera dei Deputati, già mortificata e sottoposta alla supremazia dell’esecutivo. Noi non siamo contrari a priori ad adeguamenti costituzionali in alcuni punti, ma questo modo di procedere è inaccettabile”. Lo scopo della mobilitazione è allora quello di informare e sensibilizzare la cittadinanza nel merito di questioni che sembrano estranee al sentire quotidiano e di cui nei mezzi di comunicazione si parla spesso senza entrare nello specifico. “Dobbiamo considerare che con il con il depotenziamento del Senato il governo godrà di poteri sempre più ampi – ha aggiunto Matteo Alberini, segreteria Cgil – e potrà approvare tutta una serie di leggi in totale autonomia”. Inoltre “questo governo non ha ricevuto nessun mandato popolare per la modifica della Costituzione, poichè insediato da un Parlamento eletto con una legge elettorale anti costituzionale” ha sottolineato Alessandro Fontanesi, segretario provinciale del PCdI reggiano. E’ sulla base della gravità di tutte queste considerazioni che l’avvocato Mauro Bortolani, vice presidente dell’Associazione reggiana per la Costituzione, ha aggiunto:“con l’uso di slogan populisti che parlano alla pancia delle persone si impedisce la reale comprensione delle ricadute che queste riforme avranno, in nome del falso mito della governabilità e del risparmio economico, sulla nostra democrazia. Si procede su una strada che da ampissimi poteri all’esecutivo e verso un’alterazione di quella sovranità popolare garantita invece dalla nostra Costituzione, scritta per difendere il popolo dalla sopraffazione del potere”. Infine, Rina Zardetto ha aggiunto che l’Associazione, proprio per l’importanza che il tema dei diritti costituzionali riveste, “intende organizzarsi per costruire dei corsi di formazione da portare nelle scuole”. Per ora l’appuntamento è venerdì 2 ottobre davanti la prefettura reggiana convinti che la nostra Costituzione non debba perdere il proprio spirito guida. L’Associazione reggiana per la Costituzione, infine, ha anche inviato un messaggio e un invito a prendere posizione contro questa riforma costituzionale a tutti i parlamentari reggiani.
Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale
Reggio Emilia