Audizione alla Camera dell’Osservatorio sulla transizione ecologica

 in merito ai contenuti del PNRR

 

Questa mattina, lunedì 21 giugno, si è  tenuta l’audizione in videoconferenza, presso le Commissioni riunite Affari costituzionali e Ambiente della Camera,  dell’Osservatorio sulla transizione ecologica costituito dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale e dalle associazioni Laudato Si’ e NOstra!, sulla governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

I rappresentanti dell’Osservatorio (Alfiero Grandi, Massimo Villone, Mario Agostinelli, Jacopo Ricci) hanno rilevato contraddizioni e ambiguità contenute nel Pnrr, che potrebbero vanificarne l’efficacia, e il permanere  di resistenze conservatrici dei maggiori gruppi del settore energetico agli obiettivi che la stessa Commissione europea ha chiesto di attuare per la riduzione dell’emissione di CO2 nei tempi previsti.

E’ invece necessario dare da subito impulso alla produzione di energia tramite fonti rinnovabili, quali il fotovoltaico e l’eolico offshore. Quindi gli esponenti dell’Osservatorio hanno chiesto che il Pnrr finalizzi i bandi in un’ottica di programmazione, usando le partecipazioni pubbliche nelle aziende interessate per garantire una transizione energetica fondata sull’uso delle fonti rinnovabili. Il contrario di quanto si sta facendo a Civitavecchia ove l’Enel insiste per una centrale a turbo gas, incontrando l’opposizione della popolazione e delle forze sociali.  La cabina di regia dovrebbe comprendere figure ministeriali, attualmente non previste, indispensabili per l’attuazione del Piano quali la Ministra per il Mezzogiorno, le Ministre per i giovani e la parità di genere, il Ministro per il lavoro. Una prioritaria e particolare attenzione andrà rivolta verso il Sud. L’attuazione del Piano deve diventare un’occasione storica da non perdere per ridurre sensibilmente, se non colmare, le diseguaglianze in termini economici e sociali fra Nord e Sud del paese. La riduzione delle diseguaglianze è un grande tema internazionale ed europeo. Decisivo è quindi che la governance non venga confinata in una dimensione puramente interministeriale e che venga invece sollecitata la partecipazione delle istituzioni locali, dei sindacati, delle associazioni di cittadini e di studiosi, in un quadro di trasparenza. Come fondamentale sarà il monitoraggio sull’attuazione dei progetti.

L’Osservatorio sulla transizione ecologica si è quindi impegnato a inviare ai membri delle Commissioni parlamentari ulteriori e dettagliati contributi.

Roma, 21 giugno 2021