ADN 7 POL 0 DNA POL RLA NAZ
Autonomia: Grandi (Cdc), ‘battaglia decisiva per futuro Paese, già 273.789 le firme’ (2)
Il parlamento non è riuscito “ad impedire l’approvazione di questa legge perché le destre l’hanno imposta con la forza dei numeri -sottolinea Grandi- Il referendum abrogativo è la possibilità offerta dalla nostra Costituzione per cancellarla”.
E’ importante che “le firme a sostegno del referendum abrogativo siano il maggior numero possibile, più delle 500mila necessarie per chiederlo. Più firme ci saranno, più forte sarà la richiesta, più chiaro che il messaggio: il referendum abrogativo può vincere”.
Alcuni commentatori hanno messo in dubbio la possibilità di arrivare al quorum della metà degli elettori più uno per ottenere la validità del referendum abrogativo. “Ora -conclude il vice presidente del Cdc- dovrebbero ricredersi. Convincere a votare per il referendum è un contributo a far vivere la democrazia nel nostro Paese, è un percorso di partecipazione dei cittadini contro l’astensionismo. Possiamo farcela, come nel 2011”.
DN 7 POL 0 DNA POL RLA NAZ
Autonomia: Grandi (Cdc), ‘battaglia decisiva per futuro Paese, già 273.789 le firme’
“Sapevamo che sull’autonomia regionale differenziata erano cresciute l’informazione, la consapevolezza e la convinzione che questa legge, voluta da Calderoli e dalla Lega, è sbagliata, pericolosa e va cancellata. Non sapevamo che la consapevolezza su questa battaglia decisiva per il futuro dell’Italia avesse raggiunto l’ampiezza e la determinazione dimostrate dalla velocità con cui arrivano le firme on line”. Lo afferma in una nota Alfiero Grandi, vice presidente del Coordinamento della Democrazia Costituzionale (Cdc). La raccolta delle firme è iniziata da appena 10 giorni e quella online solo il 26 luglio: ma sono già a quota 273.789 e ne continuano ad arrivare. “Di questo passo le 500.000 firme necessarie per chiedere il referendum abrogativo, entro il 30 settembre, saranno raggiunte con anticipo”.
E’ la conferma che “una parte importante dell’Italia non vuole questa legge che nega ai cittadini di godere degli stessi diritti fondamentali in qualunque parte del Paese vivano e rischia di rompere l’unità nazionale. Questo pensano milioni di cittadini, con buona pace di Zaia, che dovrà farsene una ragione. Questa legge va cancellata”.