La situazione peggiora e “La Via Maestra” è sempre la Costituzione: manifestazione di Napoli
Le oltre 100 associazioni de “La via Maestra”, che si sono riunite il 7 ottobre scorso per la manifestazione nazionale di Roma “Insieme per la Costituzione, tornano in piazza a Napoli, sabato 25 maggio perché, a oltre 7 mesi dal primo appuntamento, «la situazione internazionale e del Paese è andata pericolosamente aggravandosi».
Sono 6 le ragioni che hanno spinto “La Via Maestra” ad organizzare una nuova manifestazione nazionale. Così recita l’appello dell’evento dal titolo “Per un’Italia capace di futuro. Per un’Europa giusta e solidale”: «Il rischio di una guerra generalizzata nel mondo è sempre più forte»; «sui cambiamenti climatici non c’è inversione di tendenza, anzi si fanno passi indietro»; «l’Unione Europea, invece di essere un fattore di pace e di progresso, rischia di perdere il proprio ruolo di inclusione e di cooperazione e con il patto su migranti e asilo smarrisce anche la propria umanità»; «in Italia l’attacco all’unità del Paese, alla Costituzione e alla democrazia prende il nome di autonomia differenziata ed elezione diretta del Presidente del Consiglio. Così si approfondiscono le disuguaglianze e si mortifica la partecipazione democratica»; «la libera informazione, la libertà di manifestare, il diritto al dissenso, l’autonomia della magistratura sono sotto l’attacco di un crescente autoritarismo»; «la situazione sociale ed economica è sempre più grave», «le diseguaglianze e la povertà crescono», il welfare è definanziato e privatizzato, «i diritti sociali e civili, a partire da quelli delle donne, sono a rischio».
Il nostro Paese, si legge in chiusura dell’appello, «ha bisogno di partecipazione, del ruolo delle organizzazioni sociali e sindacali, dei cittadini e delle cittadine che si associano per il bene comune. La Costituzione continua ad essere il nostro programma politico: per la democrazia, per la pace, per il clima, per la giustizia sociale, per il lavoro dignitoso, per dare un futuro sostenibile a questo Paese».
Per la pace e contro la corsa al riarmo, per una prospettiva politica internazionale che metta al centro le vittime di tutte le guerre, per sostenere il protagonismo geopolitico di un’Europa di pace, per fermare l’assalto del governo alla Legge 185/90 che tutela trasparenza e conoscenza del commerci odi armi, per ribadire la propria fedeltà alla “Via Maestra”, e cioè alla Costituzione che all’art. 11 ripudia la guerra, appuntamento a Napoli, sabato prossimo, «per un’Italia capace di futuro» e per «per un’Europa giusta e solidale».
Tra i promotori de “La Via Maestra”, Acli, ActionAid, Anpi, Antigone, Aoi, Arci, Articolo 21, Associazione Laudato Si’, Cgil, Cittadinanzattiva, Cnca, Comunità San Benedetto al Porto, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Emergency, Europe For Peace, Fondazione Gimbe, Forum Disuguaglianza Diversità, Forum Italiano dei movimenti per l’Acqua, Greenpeace, Gruppo Abele, Legambiente, Libera, Medicina Democratica, Nonna Roma, Rete Italiana Pace e Disarmo, Salviamo la Costituzione, Sbilanciamoci!, Sunia, Unione Donne in Italia e WWF (qui la lista completa di promotori e aderenti).
La partecipazione del CDC
Dalla manifestazione nazionale del 7 ottobre scorso, conferma anche il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale (CDC) in una nota d’adesione all’iniziativa, il quadro geopolitico si è aggravato: «La carneficina a Gaza, i conflitti in Medio Oriente, in Ucraina, in Sudan, in Ruanda e in altre aree del mondo, la corsa al riarmo fanno crescere il rischio di una guerra globale. L’Unione europea, da fattore di pace e progresso, si sta sempre più trasformando in una fortezza che blinda i propri confini, respinge i migranti e il Mediterraneo è ormai diventato un cimitero a cielo aperto. In Italia le riforme volute dal governo su autonomia differenziata ed elezione diretta del Presidente del consiglio rappresentano un attacco all’unità del Paese e alla nostra Costituzione».
In questi anni, sotto grave minaccia ci sono pure altre cose importanti: «Diritti e valori fondamentali, come la libertà di informazione, il diritto al dissenso, l’autonomia della magistratura, il lavoro, sempre più precario e malpagato, il sistema di welfare, con i tagli alla sanità e all’istruzione. E a rischio sono anche i diritti civili e sociali, a partire da quelli delle donne».
Quanto basta per tornare in piazza a manifestare «per la pace, la democrazia, la giustizia sociale, per il clima, per il lavoro sicuro e dignitoso. Anche il Coordinamento per la democrazia costituzionale sarà quindi a Napoli il 25 maggio e parteciperà col suo presidente Massimo Villone alla manifestazione promossa dalla Cgil e dalle oltre cento organizzazioni sociali che hanno dato vita a La Via Maestra».