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90 secondi al conflitto nucleare? In un incontro alla Cgil, le proposte per evitare la catastrofe
Il 5 ottobre, ore 15.30-19, a Roma presso la Santi della Cgil nazionale (corso d’Italia 25), incontro con Giorgio Parisi (premio Nobel per la Fisica), dal titolo: “Fermiamo le lancette del Doomsday clock che dicono mancare solo 90 secondi al conflitto nucleare”. Promuovono i firmatari dell’appello “Cessate il fuoco” in Ucraina, il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale (CDC) e la coalizione Europe for Peace.
L’incontro, spiega il CDC in una nota del 25 settembre, intende «rilanciare le proposte per il raggiungimento della pace e la fine di un conflitto che sta raggiungendo inaccettabili livelli di atrocità e che rischia di allargarsi. Proprio questi rischi, con la possibilità dell’uso di armi nucleari, rende urgente un confronto il più ampio possibile perché tutti acquisiscano consapevolezza di cosa questo comporterebbe».
L’incontro affronta «una riflessione su quali iniziative intraprendere per fermare le lancette del Doomsday clock che indicano che potrebbero mancare solo 90 secondi all’uso del nucleare e al conseguente annientamento dell’umanità».
Previsti gli interventi di Alfonso Gianni (direttore della rivista Alternative per il Socialismo), Sergio Bassoli (dirigente Cgil e coordinatore di Europe for Peace), Domenico Gallo (presidente di sezione emerito della Corte di Cassazione e vicepresidente del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale), Gian Giacomo Migone (già presidente della commissione Esteri Senato), Biagio Di Grazia (generale), Mario Boffo, Ino Cassini, Elena Basile, Roberto Mazzotta, Rocco Cangelosi, Michelangelo Pipan (ambasciatori a riposo), Lisa Clark (rappresentante italiana di ICAN-Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari ed esponente di Europe for Peace), Vincenzo Vita (presidente Associazione per il Rinnovamento della Sinistra), Tommaso Di Francesco (giornalista de il manifesto) e Alfiero Grandi (vicepresidente del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale).