Roma, 12 set. (askanews) – “Capisco che Calderoli e la destra

vogliano accelerare in vista delle elezioni europee e vogliano

piantare una bandierina, però se si volesse ragionare in modo

pacato e fare un’operazione di alta qualità istituzionale,

costituzionale e duratura nel tempo, bisognerebbe prima ragionare

sul quadro costituzionale e poi sull’autonomia differenziata da

attuare nell’ambito di quel quadro costituzionale”. Lo ha detto

ai cronisti il costituzionalista ed ex parlamentare Massimo

Villone, oggi in audizione in commissione Affari costituzionali

del Senato in rappresentanza dei promotori di un disegno di legge

costituzionale di iniziativa popolare per la modifica degli

articoli 116 e 117 della Carta, dai quali trae la propria

legittimazione il disegno di legge sull’autonomia regionale

differenziata che porta la firma del ministro leghista Roberto

Calderoli.

A giudizio del giurista “il problema è l’intreccio tra il

disegno di legge costituzionale di iniziativa popolare e il ddl

Calderoli, un intreccio oggettivo perché quello che si fa in

questo provvedimento poi ha un fondamento costituzionale

inevitabile e se dovesse modificare il fondamento costituzionale

cambierebbero anche le coordinate a cui fare riferimento”.

Nel corso dell’audizione c’è stato spazio anche per una replica

alle ragioni dei promotori del ddl di iniziativa popolare, da

parte del presidente della prima commissione, Alberto Balboni

(FdI): “La riforma del titolo V – ha sottolineato – che io non ho

votato e ho avversato è entrata in vigore oltre 20 anni fa. In

realtà il vostro comitato sta proponendo di modificare,

legittimamente, per via parlamentare una parte della Costituzione

che ha avuto la confermata da un referendum popolare e la

sovranità appartiene al popolo. La materia è complessa e

difficile: stiamo applicando il titolo V della Costituzione

semplicemente perché è la Costituzione e non importa chi l’ha

votata, o se eravamo d’accordo. E’ norma fondamentale della

Repubblica”.

Bar 20230912T174854Z

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– Autonomia: commissione Senato prosegue con voto emendamenti

Giovedì mattina prevista seduta per accelerare

(ANSA) – ROMA, 12 SET – La commissione Affari costituzionali

del Senato ha proseguito oggi con il voto degli emendamenti

all’articolo 1 dell’Autonomia differenziata. Oggi ne ha votati

solo cinque o sei e, poiché erano proposte delle opposizioni,

sono stati respinti.

Nel corso della seduta la commissione ha anche ascoltato il

professor Massimo Villone e rappresentanti del Coordinamento

per la Democrazia Costituzionale, comitato promotore di una pdl

popolare contro l’Autonomia differenziata.

La commissione vuole accelerare sui tempi di votazione, la

tabella di marcia prevede infatti una convocazione sia domattina che domani sera per procedere sugli emendamenti e oggi è stata

decisa una lunga seduta per giovedì mattina. Intanto si attende

il parere all’articolo 3 da parte della commissione Bilancio

dove l’opposizione, in segno di protesta, ha abbandonato i

lavori ritenendo che non ci sia nessuna attenzione per le

finanze dello Stato. (ANSA).

DEZ 2023-09-12 17:14 S0A QBXB POL

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Autonomia: Villone, destra vuole bandierina per le europee =

AGI0751 3 POL 0 R01 /

Autonomia: Villone, destra vuole bandierina per le europee =

(AGI) – Roma, 12 set. – Prima di ragionare sull’autonomia

differenziata si deve ragionare sul quadro costituzionale.

Massimo Villone, ex parlamentare e presidente del Coordinamento

per la democrazia costituzionale che ha presentato una proposta

di legge popolare contraria al ddl Calderoli, lo ha detto a

margine dell’audizione davanti alla commissione Affari

costituzionali di Palazzo Madama. “Capisco che Calderoli e la

destra vogliano accelerare in vista delle elezioni europee e

vogliano piantare una bandierina, pero’ se si volesse ragionare

in modo pacato e fare un’operazione di alta qualita’

istituzionale, costituzionale e duratura nel tempo, bisognerebbe

prima ragionare sul quadro costituzionale e poi sull’autonomia

differenziata da attuare nell’ambito di quel quadro

costituzionale”, ha sottolineato. “Quello che si fa in questo

provvedimento ha un fondamento costituzionale inevitabile e se

dovesse modificare il fondamento costituzionale, cambierebbero

anche le coordinate a cui fare riferimento”, ha concluso il

costituzionalista. (AGI)Fri

121706 SET 23

NNNN

– Autonomia: Villone, ok da referendum? Era 20 anni fa non vale oggi

(ANSA) – ROMA, 12 SET – “Stiamo parlando di un referendum di

20 anni fa e venne a valle di un’approvazione di una legge

costituzionale con una maggioranza risicatissima che era di tre

voti nella seconda votazione, un margine inesistente, e che

passò perché ebbe il sostegno del ceto politico regionale del

centrodestra che andava a guadagnare poteri, funzioni e risorse

con quella riforma”. A margine della sua audizione in commissione Affari costituzionali del Senato sull’Autonomia

differenziata il professor Massimo Villone risponde alle parole

con le quali il presidente Alberto Balboni ha concluso

l’incontro.

“L’osservazione di Balboni è vera – prosegue – ma ha un peso

relativo. Poi comunque passati venti anni figuriamoci, basta

vedere cosa è successo con i referendum sull’acqua, sul

nucleare… Le cose cambiano, non si può far riferimento a quel

referendum come se potesse essere un elemento decisivo sulle

questioni di oggi”. (ANSA).

DEZ 2023-09-12 16:57 S0A QBXB POL

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– Autonomia: Balboni, riforma confermata da un referendum popolare

Modifiche chieste da pdl popolare legittime, ma popolo è sovrano

(ANSA) – ROMA, 12 SET – “La riforma del titolo V che io non ho votato

e ho avversato è entrata in vigore oltre 20 anni fa.

Qualcuno ha tentato di modificarla ma non c’è riuscito. E’ stata

confermata da un referendum popolare è l’unico caso di una

conferma di una riforma costituzionale che ha avuto il suffragio

della maggioranza degli elettori”. Lo ricorda nel corso

dell’audizione del costituzionalista Massimo Villone – ascoltato

in rappresentanza del comitato promotore di una pdl popolare

contro l’Autonomia differenziata-, il presidente della

commissione Affari costituzionali del Sento, Alberto Balboni,

sottolineando che “L’unico altro caso è quello della riduzione

dei parlamentari sulla quale pure qualcosa ci sarebbe da dire”.

“In realtà – aggiunge Balboni – il vostro comitato sta

proponendo di modificare, legittimamente, per via parlamentare

una parte della Costituzione che ha avuto la confermata da un

referendum popolare e la sovranità appartiene al popolo”. “La

materia è complessa e difficile – prosegue Balboni al termine

dell’audizione – stiamo applicando il titolo V della

Costituzione semplicemente perché è la Costituzione e non

importa chi l’ha votata, o se eravamo d’accordo è norma

fondamentale della Repubblica. Lo stiamo facendo con una norma

procedimentale che stabilisce il modo, i soggetti da

coinvolgere, le procedure da adottare per arrivare alla

eventuale devoluzione di tutte o parte delle materie elencate. I

precedenti governi avevano avviato trattative dirette Stato-

Regione senza preoccuparsi di scrivere una norma”. (ANSA).

ANSA) – ROMA, 12 SET – “Capisco che Calderoli e la destra

vogliano accelerare in vista delle elezioni europee e vogliano

piantare una bandierina, però se si volesse ragionare in modo

pacato e fare un’operazione di alta qualità istituzionale,

costituzionale e duratura nel tempo, bisognerebbe prima

ragionare sul quadro costituzionale e poi sull’autonomia

differenziata da attuare nell’ambito di quel quadro

costituzionale”. Così il costituzionalista Massimo Villone,

promotore di una proposta di legge popolare che ha raccolto

oltre 105mila firme (ndr ne servivano 50mila) che oggi è stato

ascoltato in commissione Affari costituzionali del Senato.

“Non so se i tempi politici – incalza Villone a margine

dell’audizione – consentiranno la ragionevolezza che ci vorrebbe

o se spingeranno ad accentuare la corsa in vista delle elezioni

europee con la conseguenza di avere soluzioni sbilenche e

rattoppate”. Secondo il costituzionalista “il problema è

l’intreccio tra il disegno di legge costituzionale di iniziativa

popolare e il ddl Calderoli sull’Autonomia differenziata”, il

provvedimento. ricorda Villone, è attualmente all’esame della

commissione che ha iniziato a votarne gli emendamenti.

“Si tratta di un intreccio oggettivo, – spiega – perché quello che

si fa in questo provvedimento poi ha un fondamento

costituzionale inevitabile e se dovesse modificare il

fondamento costituzionale cambierebbero anche le coordinate a

cui fare riferimento”. (ANSA).

DEZ 2023-09-12 16:07 S0A QBXB POL