Se il dottor Morte porta i suoi doni a Kiev
Accettando il pacco dono di Blinken, Zelensky si è impegnato a costruire tanti nuovi cimiteri di guerra e a sacrificare la “meglio gioventù” sull’altare della politica antirussa di Biden
L’accusa è ripresa il 18 agosto dal New York Times, che enumera i morti (500.000 uccisi o feriti tra ucraini e russi, secondo l’intelligence) e indica i “difetti” della controffensiva. I funzionari Usa interrogati avrebbero oggi un grande timore: che “l’Ucraina sia diventata casualty adverse”. Evidentemente le perdite subite dagli ucraini in tre mesi di controffensiva, indicate dai russi in 66.000 uomini sono state ritenute dal Pentagono un contributo di sangue insufficiente per rovesciare le sorti del conflitto.
Se, alla luce di questi rumors, si potevano nutrire delle perplessità sulle reali intenzioni dell’Amministrazione Biden, a dissiparle è intervenuto il viaggio a Kiev, il 6/7 settembre, del Segretario di Stato Antony Blinken. Blinken ha portato a Kiev una valigia carica di doni. Un miliardo di dollari per la controffensiva di Kiev. Gli aiuti statunitensi – ha detto Blinken – consentiranno alla controffensiva ucraina di “acquisire slancio”. Il pacco dono comprende tanto aiuti militari diretti, compresa la fornitura delle munizioni ad uranio impoverito, quanto finanziamenti per consentire agli ucraini di acquistare ulteriori armi ed equipaggiamenti da Stati terzi. Naturalmente non mancano gli aiuti civili per consentire all’amministrazione statale ucraina di restare in vita e di acquistare dispositivi sanitari e beni di prima necessità. Come potranno gli Ucraini ricambiare tanta generosità? Evidentemente rinunciando a quegli scrupoli che avevano fatto apparire l’Ucraina agli occhi del Pentagono come un paese “casualty adverse”. La controffensiva non solo non si deve arrestare, ma deve “acquisire slancio”. Per acquisire slancio, deve cessare ogni riluttanza a subire delle perdite, anche massicce. In pratica, accettando il dono di Blinken, Zelensky si è impegnato a costruire tanti nuovi cimiteri di guerra e a sacrificare la “meglio gioventù” sull’altare della politica antirussa di Biden. In altre parole la valigia che Blinken ha portato in dono a Zelensky è un carico di morte. C’è anche l’assicurazione che la morte continuerà la sua opera silenziosamente e per molti decenni dopo che saranno cessati i combattimenti, grazie al regalo delle “cluster bombs” e delle munizioni ad uranio impoverito, destinate a “saturare” il campo di battaglia.
Nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario del golpe in Cile, molti hanno ricordato la responsabilità di Kissinger negli avvenimenti che hanno portato alla morte di Allende e all’assassinio di migliaia dei suoi sostenitori. Kissinger all’epoca veniva appellato come il “commesso viaggiatore dell’imperialismo”. Blinken, dopo questa sua ultima missione a Kiev, si è meritato l’appellativo di “commesso viaggiatore della morte”.
(articolo pubblicato in versione ridotta sul Fatto Quotidiano del 9 settembre 2023 con il titolo: Il pacco dono di Biden a Kiev: bombe e munizioni all’uranio)