Crisi dell’Ucraina: aderiamo alle manifestazioni per la Pace in corso
La situazione internazionale sul fronte della crisi dell’Ucraina si sta deteriorando sempre di più ogni giorno che passa. Gli attori internazionali, USA-NATO, Ucraina, Russia, non hanno mosso alcun passo per allentare la tensione ed avviare una de-escalation, mentre le continue violazioni della tregua fra l’esercito ucraino e le forze di difesa delle autoproclamate Repubbliche del Donbass, sono obiettivamente delle provocazioni idonee a fare da detonatore ad un conflitto armato non più controllabile.
L’Unione Europea minaccia sanzioni gravi contro la Russia in caso di intervento armato, ma non svolge alcun ruolo per disinnescare le cause politiche del conflitto, creare canali di dialogo, assumere iniziative per una soluzione negoziata dei nodi che sono sul tappeto.
Con un appello, pubblicato il 2 febbraio, abbiamo chiesto che l’Italia si dissoci da una politica che alimenta lo scontro e mandi un segnale chiaro a favore della distensione. Questo segnale non c’è stato, anzi si sono sprecate vane dichiarazioni di compattezza atlantica, che rendono nullo il ruolo dell’Italia per la soluzione della crisi.
Il diritto alla pace è il fondamento della democrazia ed è il presupposto per il godimento di tutti gli altri diritti inviolabili garantiti dall’’ordinamento: in queste ore è necessario che si alzi forte la voce della società civile per scongiurare che il nostro continente sia devastato da una nuova è insensata carneficina.
Invitiamo tutti i Comitati territoriali ad aderire alla giornata di mobilitazione per la pace convocata per sabato 26 febbraio e a tutte le altre iniziative in corso.
La Presidenza nazionale CDC