Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale appoggia pienamente le ragioni dello sciopero generale della scuola del prossimo 10 dicembre a sostegno della richiesta di investimenti da inserire nella legge di bilancio per rilanciare il fondamentale compito del sistema pubblico dell’istruzione di ogni ordine e grado verso le nuove generazioni, a cui il nostro paese deve fornire le condizioni previste dalla Costituzione garantendo a tutti i cittadini meritevoli la possibilità di accedere ai più alti livelli di studio, mentre oggi si è di nuovo allargata la fascia di chi abbandona gli studi per ragioni economiche, per disagio sociale, per la quasi assenza di una politica inclusiva adeguata.
Eppure i giovani dovrebbero essere al centro delle politiche per la scuola.
Così al personale scolastico, che insieme al personale sanitario, ha retto uno dei fronti più difficili per reagire alla pandemia da Covid 19, occorre garantire che le risorse necessarie siano volte a superare i ritardi inaccettabili nella manutenzione delle strutture scolastiche, in troppi casi fatiscenti, e per valorizzare tutto il personale scolastico, così non disattendendo anche il Patto per la scuola sottoscritto solo nello scorso maggio con il Governo.
A queste ragioni si aggiungono le gravi preoccupazioni per il tentativo di manomettere il sistema scolastico nazionale attraverso l’autonomia regionale differenziata, come richiesta in primo luogo dalle regioni Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, che, ove realizzata, frantumerebbe il sistema scolastico nazionale e di conseguenza l’eguaglianza del diritto all’istruzione per tutti i cittadini, in qualunque parte del nostro paese. Il governo non solo ha inserito tra le leggi collegate alla legge di bilancio anche l’autonomia regionale differenziata ma sta conducendo una trattativa sottobanco con le Regioni interessate senza trasparenza e senza chiarezza, senza coinvolgere il parlamento e tanto meno l’opinione pubblica nazionale.
Roma, 7 dicembre 2021