Il Direttivo del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, da sempre assertore della democrazia rappresentativa, sostiene l’iniziativa di avvocati e giuristi che stanno promuovendo dinanzi a molti tribunali italiani numerose questioni di legittimità costituzionale dell’attuale legge elettorale, che ha introdotto nella nostra democrazia una vera e propria rottura del principio rappresentativo, ancor più grave oggi dopo la riduzione del numero dei parlamentari.
Le ragioni di incostituzionalità vanno sollevate di fronte ai tribunali che possono sottoporre queste istanze alla valutazione della Corte Costituzionale. Per arrivarci è necessario che i tribunali si impegnino a valutare non solo il merito delle istanze a loro sottoposte come non infondato ma che adottino con responsabilità e rapidità le loro decisioni al fine di consentire che la Corte costituzionale si pronunci in tempo utile per arrivare ad una nuova legge elettorale prima delle prossime elezioni politiche. Per questo l’auspicio è che i Tribunali investiti delle questioni di incostituzionalità si pronuncino con rapidità per valutare come non manifestamente infondate le ragioni dei ricorsi, proprio per evitare che le prossime elezioni si svolgano con modalità incostituzionali.
In questa situazione la Corte di Appello di Messina è già stata investita delle questioni di legittimità costituzionale per iniziativa dell’on. avv. Enzo Palumbo, componente del nostro Direttivo nazionale, che ha coordinato l’attività di numerosi cittadini di quella Città in un giudizio. Per questo è auspicabile che il tribunale di Messina anticipi prima possibile l’udienza, per ora fissata al 5 dicembre 2022, per evitare che diventi impossibile giungere in tempo utile all’esame della Corte Costituzionale, comunque prima delle prossime elezioni politiche.
Roma, 19 maggio 2021