Roma, mercoledì 8 luglio, ore 11.30,

    presso la sede della Fnsi (saletta primo piano) in corso Vittorio Emanuele II, 349 

Conferenza Stampa promossa dal Comitato per il No al taglio del Parlamento

Per illustrare il contenuto dei ricorsi contro l’election day presentati ai Tribunali civili

 

Mercoledì 8 luglio nella conferenza stampa indetta dal Comitato per il No al taglio del Parlamento (comitato promosso dal Coordinamento per la democrazia costituzionale) verrà presentato il ricorso predisposto dall’avv. Felice Besostri e da altri avvocati per l’accertamento del diritto di votare per il referendum costituzionale sul taglio dei Parlamentari in modo separato e distinto da altre elezioni. 

Il ricorso di cittadini elettori, tra cui i professori Costanza e Colaianni, è sostenuto dal Comitato per il NO al  referendum costituzionale.

Questo ricorso, presentato ai TRIBUNALI CIVILI dei capoluoghi di distretti di Corte d’Appello di 11 regioni, comprese Liguria, Veneto, Toscana, Campania e Puglia dove si vota per rinnovo dei Consigli e dei presidenti regionali, completa quello pendente al TAR del Lazio contro la sconvocazione dei comizi referendari del 29 marzo 2020 senza contestuale e parallela indicazione della nuova data. Quest’ultimo ricorso sarà esaminato il prossimo 20 luglio per consentire il completamento della produzione documentale dell’Avvocatura Generale dello Stato, che difende Presidenza del Consiglio, Ministeri dell’Interno e della Giustizia e a sorpresa la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica.

Nei referendum costituzionali il popolo è legislatore costituzionale, la più alta funzione normativa del corpo elettorale, che non deve essere confusa con l’elezione di assemblee rappresentative regionali e/o comunali. Il primo è esercizio della democrazia diretta dominata dalla dialettica tra favorevoli e contrari, a differenza dei referendum abrogativi l’astensione non gioca nessun ruolo non servendo il raggiungimento del quorum. Le seconde (elezioni regionali e comunali) sono esercizio della democrazia rappresentativa, caratterizzata dal pluralismo politico per la scelta dei rappresentanti dei cittadini e delle cittadine. Sono campagne elettorali distinte, con temi diversi. Il popolo deve sapere che sta cambiando il cuore della Costituzione, il Parlamento composto da Camera e Senato. In 6 regioni, tra cui alcune delle più popolate, nel complesso un terzo della popolazione, la discussione sul rinnovo amministrativo e politico oscurerà quella sul referendum, e saranno anche le più partecipate.

Il Governo, malgrado un impegno assunto davanti alla Camera dei Deputati l’11 giugno scoro, non ha previsto materiale informativo sul referendum come è obbligatorio nella vicina Svizzera.

La giornata elettorale unica (election day) serve solo a fare confusione. Al popolo è stato rubato con le liste bloccate il diritto di scegliersi i suoi rappresentanti nel PARLAMENTO. Ora lo si vuol privare del diritto ad un’adeguata rappresentazione della popolazione, con un taglio che non rispetta, specialmente al Senato, l’uguaglianza dei cittadini nel voto e nelle candidature: una revisione costituzionale incostituzionale.

Alla conferenza stampa interverranno l’avvocato Felice Besostri, il vicepresidente del Comitato per il No Domenico Gallo, l’avvocato Anna Falcone, il responsabile comunicazione e membro del Direttivo del Comitato Alfonso Gianni.