Pd, Forza Italia, Lega e Alfano, hanno chiesto ed ottenuto da Gentiloni di porre la fiducia sulla legge elettorale, il quale si rimangia l’impegno assunto solo pochi giorni fa, di voler rispettare il ruolo e l’autonomia del Parlamento.
Mentre non si è voluto mettere il voto di fiducia sullo ius soli temperato, affermando di non voler fare regali alla destra, con arroganza e spregiudicatezza si vuole imporre una legge elettorale che non consente ai cittadini di scegliersi i parlamentari e deforma la volontà degli elettori. Liste bloccate e voto unico produrranno un Parlamento di nominati (almeno il 64%).
Si tratta di una vera e propria negazione dei principi democratici di sovranità popolare, libertà di voto e del funzionamento della democrazia parlamentare, scolpiti nella nostra Costituzione e ribaditi il 4 dicembre scorso dai 20 milioni di italiani che dissero NO alla revisione costituzionale.
Pd, Forza Italia, Lega Nord e Alfano mostrano, in questo modo, di disprezzare i più elementari principi democratici che consiglierebbero di non licenziare una legge elettorale, a proprio uso e consumo, pochi mesi prima delle elezioni, disattendendo peraltro ad un principio sancito e votato dall’Unione Europea.
Il dibattito sulla legge elettorale può sembrare lontano dalla vita quotidiana delle persone, ma non è così.
Dalla legge elettorale, infatti, dipende il potere di scelta degli elettori ad eleggere i propri rappresentanti, la possibilità di contribuire ad avere leggi giuste e pensate per il bene delle persone.
Non sorprende quindi, che oggi, Pd, Forza Italia, Lega Nord e Alfano attraverso il governo Gentiloni, tentino di forzare le regole democratiche contenute nell’art. 12 della Carta Costituzionale, nel tentativo di propinare al paese un Parlamento nominato da pochi capi partito.
Contro questa ennesima scelta irresponsabile, dannosa e antidemocratica siamo pronti a dare battaglia politica in tutte le sedi a livello territoriale e nazionale, per evitare un ulteriore e drammatica rottura tra popolo, politica e istituzioni.
Per queste ragioni invitiamo tutti i cittadini a schierarsi al nostro fianco e a partecipare al presidio che si terrà il giorno venerdì 13 ottobre 2017 alle ore 18;00 presso il sacrario ai caduti della Resistenza in Piazza Nettuno a Bologna.
In occasione del presidio verrà altresì effettuata una conferenza stampa in cui gli organizzatori approfondiranno le ragioni del dissenso e della condanna alla palese lesione costituzionale
(Movimento Democratici Progressisti Articolo Uno – Sinistra Italiana – Campo Progressista Possibile – Libertà e Giustizia – Coordinamento per la Democrazia Costituzionale – Coalizione Civica – Alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza – Salviamo la Costituzione – Altra Emilia Romagna)