COMUNICATO DEL COMITATO POLESANO PER LA DIFESA DELLA COSTITUZIONE
La democrazia è in pericolo, da noi come in Europa.
La vicenda greca, con la drammatica umiliazione di un governo legittimo sostenuto da un popolo che si è pronunciato anche tramite referendum, ha svelato, senza più possibilità di dubbi, che non esiste più un’Europa democratica, nel vero senso della parola: esiste un gruppo europeo di potere che ricatta le nazioni, le coatta verso politiche illiberali di austerità, che usa e userà debiti e finanziamenti per comprimere diritti e contro libere scelte dei cittadini e delle nazioni.
E’ un potere illegittimo, ma che si è affermato nel cuore delle istituzioni europee e che sfugge ad ogni controllo. Il potere del ricatto e del controllo contro i principi della autodeterminazione e della libera rappresentanza. Una delle sue facce è l’austerità ,le ‘riforme’ obbligatorie, prezzo da pagare e da far pagare ai lavoratori, ai cittadini più deboli, ristrutturando istituzioni in senso reazionario e tagliando diritti acquisiti.
Questa lezione noi l’abbiamo vissuta con la lettera della Bce, con il taglio delle pensioni, il superamento dei contratti nazionali e oggi la viviamo in pieno con le riforme renziane .Le “cattive” leggi, che sconvolgono mercato e mondo del lavoro, scuola, salute, ambiente e soprattutto attaccano al cuore ciò che difende, controlla e tutela: la Costituzione repubblicana.
Contrastare questo autoritarismo leaderistico e le politiche conservatrici e regressive che ne discendono, ripristinare e rinsaldare la democrazia da noi e in Europa richiede una ampia e forte mobilitazione.
Richiede la capacità, in ogni iniziativa che si farà, di tenere presenti e saldare assieme aspetti nazionali e aspetti sovranazionali di questo drammatico scontro. L’impegno per una mobilitazione referendaria in Italia non fa eccezione.
Per questo come Comitato polesano per la Difesa della Costituzione facciamo nostra la proposta del Coordinamento nazionale per la Democrazia Costituzionale di un ampio confronto tra tutti i soggetti disponibili al fine di lanciare in Italia una responsabile e condivisa serie di iniziative referendarie a tutto campo, concepite con attenzione e rigore per ottenere il miglior risultato possibile, utilizzando tutte le competenze possibili.
Dobbiamo evitare ogni personalismo, ogni errore, puntare al massimo della coesione tra chi vuole davvero opporsi in modo lucido ed efficace alle molte facce dell’autoritarismo che schiaccia i diritti civili e sociali senza risolvere i problemi del Paese, predisponendo un potere fuori dal controllo dei cittadini.
Occorre certamente muoversi con rapidità.Perciò chiediamo alla Rete dei Comitati per la Costituzione e al Coordinamento per la Democrazia Costituzionale di farsi promotori al più presto di una iniziativa che chiami all’appello tutti i soggetti possibili:
una GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE PER LA DEMOCRAZIA, I DIRITTI, LA COSTITUZIONE
Che sia l’avvio di una stagione di impegni condivisi nei territori e a livello nazionale, anche attraverso dei referendum contro le ‘cattive’ leggi. Chiediamo già da ora a tutti i soggetti collettivi, ai cittadini, nel nostro territorio di uscire da silenzi e da esitazioni. Non si può più pensare di fare cultura, assistenza e intervento sociale, non si possono contrastare malaffare, criminalità , illegalità se non ci si pronuncia chiaramente contro questo strangolamento della democrazia, questa repressione regressiva dei diritti singoli e delle nazioni, contro chi con il ricatto ci nega di poter decidere liberamente, secondo regole democratiche e condivise, della nostra sorte, della nostra vita.