Autonomia,un ddl per provare a fermarla: bomba sotto unità e diritti
Villone: “Rischio Macroregione Nord, Meloni se ne è accorta?”
Milano, 9 feb. (askanews) – Riaprire il dibattito in Parlamento
sull’Autonomia regionale differenziata, portando in discussione
al Senato un disegno di legge costituzionale di iniziativa
popolare che di fatto azzererebbe la riforma Calderoli. È
l’iniziativa lanciata dal Coordinamento per la Democrazia
Costituzionale, guidato da Massimo Villone e Alfiero Grandi, e
sostenuta da parlamentari del Pd, di Articolo1, del M5s, per
provare a disinnescare quella che viene definita “una bomba a
tempo sotto l’unità nazionale di questo Paese, sotto i diritti
delle persone come salute e istruzione, ma anche sotto le
relazioni tra istituzioni con un aumento del contenzioso”.
In conferenza stampa alla Camera si trovano – oltre a Villone e
Grandi – Peppe De Cristofaro e Arturo Scotto, Marco Furfaro,
Gilda Sportiello. Grandi denuncia il “patto scellerato” tra le
forze della maggioranza: “A Fi la giustizia, a FdI il
presidenzialismo, alla Lega l’autonomia differenziata”. Partita
sulla quale “tutto viene gestito in casa leghista: Fontana, Zaia,
Giorgetti, Calderoli, Valditara… Meloni ha scomodato Garibaldi,
ma non so a cosa sta pensando la presidente del Consiglio di
fronte al merito e anche alle questioni di potere insite in
questa partita”. Una domanda che pone anche Villone, per il quale
la bozza Calderoli sostanzialmente determina “il ritorno alla
macro regione del Nord: potendo fare politiche coordinate,
chiedere la stessa autonomia su infrasrtutture, commercio con
l’estero, il Nord si stacca dal resto del Paese e si aggancia al
resto dell’Europa. Il disegno della Lega delle origini. Meloni se
ne è accorta?”.
Tanto più che il Parlamento non potrà più intervenire: “Il suo
ruolo arriva alla fine, quando può o bere o annegare, col voto di
fiducia. Dunque è sostanzialmente espropriato, quando invece
dovrebbe essere il protagonista”, osserva Grandi, per il quale
“questo progetto va valutato per l’importanza nefasta, deve
essere respinto e ritirato”. Una battaglia, dice Villone, che “va
combattuta per i nostri figli e nipoti, che non è detto che
conoscano l’Italia come l’abbiamo conosciuta noi”.
E allora si cerca di raccogliere le 50mila firme necessarie per
far discutere in Senato il ddl costituzionale messo a punto da
Villone, che riforma il comma 3 dell’articolo 116 e i comma 1,2 e
3 dell’articolo 117, con l’obiettivo di sottrarre alla richiesta
di autonomia le materie oggi sotto la potestà esclusiva dello
Stato, e introducendo un referendum nazionale sulle eventuali
intese tra Stato e Regioni.
Tutti consapevoli della difficoltà del compito: “I rapporti di
forza sono quelli che sono, ma vogliamo che tutti mettano sul
tavolo il loro punto di vista. Almeno la maggioranza guardi in
faccia la realtà, non facciano finta di non sapere cosa stanno
votando”.
Rea 20230209T135717Z
Autonomia: giuristi di sinistra,bomba a tempo sotto unità Italia
Cdc lancia proposta iniziativa popolare per modificare Titolo V
(ANSA) – ROMA, 09 FEB – L’Autonomia differenziata “è una
bomba a tempo sotto l’unità del Paese, sotto i diritti della
persona”. Così Alfiero Grandi ha sintetizzato il giudizio sulla
Bozza Calderoli, nel corso di una conferenza stampa del
Coordinamento per la Democrazia costituzionale”, l’associazione
di giuristi progressisti presieduta da Massimo Villone, che
intende promuovere una “battaglia in Parlamento e nel Paese”
contro l’Autonomia, e ha lanciato una raccolta di firme per una
proposta di legge di iniziativa popolare che modifichi il Titolo
V della Costituzione, quello che nel 2001 ha introdotto la
possibilità dell’autonomia.
Nella conferenza stampa è stato presentato il libro, “Le
Regioni dell’egoismo” (Futura editrice) di Mauro Sentimenti,
anch’egli membro del Cdc e tra i promotori dei ricorsi
giudiziari contro le ultime leggi elettorali. L’Autonomia, ha
detto Grandi, è “figlia del patto scelerato politico elettorale
in cui i partiti del centrodestra si sono accordati per
interventi sulla giustizia, a Fi, sul presidenzialismo, a Fdi e
sull’Autonomia, alla Lega”. “E’ stupefacente – ha aggiunto – che
la presidente del Consiglio che va in Algeria a sottoscrivere
accordi per le forniture energetiche nazionali, accetti l’idea
che un domani vi vadano 20 delegazioni regionali”. Secondo
Villone la riforma del Titolo V del 2001 “riflette lo spirito
degli Anni 90, con la Lega apertamente secessionista che spostò
l’asse politico del Paese. E quella tesi è oggi in campo”. Lo
dimostra, ha aggiunto Villone, il fatto che la Bozza Calderoli
preveda che anche le regioni a Statuto speciali possano accedere
all’Autonomia differenziata, così che Friuli Venezia Giulia e
Valle d’Aosta “si aggiungano alle altre per formare la
macro-regione del Grande Nord”. Di qui l’iniziativa del Cdc non
solo contro la Bozza Calderoli, ma anche per una proposta di
iniziativa popolare che mira a modificare il TItolo V.
Alla conferenza stampa sono intervenuti alcuni parlamentari
dell’opposizione, come Beppe De Cristofaro (Avs), Gilda
Sportiello (M5s), Marco Furfaro (Pd) e Arturo Scotto (Articolo
1) che hanno sottolineato la necessità di “coordinare” in
Parlamento le opposizioni nella battaglia contro il testo
Calderoli, una “battaglia che dovrà essere portata anche nel
Paese” coinvolgendo “forze sociali, popolari e intellettuali”, e
puntando anche a fare emergere “le contraddizioni nella
maggioranza”. (ANSA).
AUTONOMIA, CAMERA: INCONTRO COORDINAMENTO PER DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE
(9Colonne) Roma, 9 feb – Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale promuove un incontro stampa per presentare il libro “Le Regioni dell’egoismo. Autonomia differenziata, un pericolo per l’unità e il futuro del Paese” (Futura Editrice – Cgil), che contiene contributi di Christian Ferrari, segretario confederale Cgil; Maria Cecilia Guerra, deputata; Francesco Pallante, costituzionalista; Francesco Sinopoli, segretario generale Flc Cgil; Massimo Villone, costituzionalista, presidente del CDC, Mauro Sentimenti, giurista. L’incontro si svolge oggi, alle 12, presso la Sala stampa della Camera. In quest’occasione, verrà anche presentata la raccolta firme per il ddl costituzionale di iniziativa popolare promosso dal CDC sull’autonomia differenziata, che propone la revisione degli artt. 116 c.3 e 117 della Costituzione. Partecipano: Massimo Villone, presidente CDC, Alfiero Grandi, vicepresidente CDC, Mauro Sentimenti, giurista, Peppe De Cristofaro, capogruppo Misto Senato, Vittoria Baldino, vice capogruppo M5S Camera, Arturo Scotto, coordinatore art.1 Mdp, Marco Furfaro, capogruppo Pd Commissione Affari Sociali della Camera.