Di Pietro Spirito

L’Associazione 34 Testa al Sud ha tenuto la sua prima conferenza programmatica a Lagonegro, lo scorso fine settimana. Due giorni di intensa discussione hanno delineato l’orizzonte di questo nuovo soggetto meridionalista per il prossimo futuro. E’ stata l’occasione per discutere le linee di indirizzo per le attività dei prossimi mesi, che saranno certamente decisivi per la battaglia sulla autonomia differenziata, ma che dovranno essere utilizzati anche per lanciare una campagna che rimetta al centro la questione meridionale, posta in ombra dalla  offensiva leghista e dalla scarsa reazione delle altre forze politiche.

Un colpo di maglio alle ambizioni dell’autonomia differenziata è stato certamente messo a segno, ma non si può assolutamente abbassare la guardia. Colpi di coda sono ancora dietro l’angolo. La guardia deve essere alta, ed i tentativi di allargare ulteriormente la forbice tra Settentrione e Mezzogiorno vengono messi in atto anche attraverso altri strumenti legislativi, da ultimo con l’assegno di trasferimento che finanza con 5.000 euro i lavoratori che cambiano residenza altre 100 km.

Il Presidente Massimo Villone ha richiamato l’attenzione sulla necessità di attivare politiche industriali per il Sud, unitamente al rafforzamento di una armatura infrastrutturale oggi del tutto inadeguata rispetto al raggiungimento di standard di servizio adeguati per la connessione delle merci e delle persone al passo con le reali esigenze.

Continua invece una competizione per gestire ed alimentare lo shopping al mercato delle competenze: le regioni settentrionali insistono ancora in una linea che intende utilizzare il Sud come serbatoio di riserva, ancor più oggi per effetto della crisi demografica che svuota le culle, accompagna i nostri ragazzi laureati all’estero e riempie le case di riposo per anziani.

In questo scenario serve piuttosto un rilancio della iniziativa sulle ragioni della unità del Paese. Le problematiche che siamo comunque chiamati ad affrontare rendono inevitabile, per il Nord come per il Sud, riscoprire il valore della unità, rispetto alle tendenze separatiste. Le sfide delle migrazioni e della demografia non si possono affrontare con la divisione, e la stessa ripresa economica richiede un sistema produttivo solido in tutte le aree del Paese.

I comuni possono essere il serbatoio di connessione tra i cittadini e le istituzioni, in una fase nella quale la fiducia continua ancora a venire meno, come testimonia  la minore partecipazione al voto e la tendenza generale a ripiegare sugli interessi individuali, piuttosto che su quelli collettivi.

A questo riguardo l’Associazione intende costruire e rinsaldare il rapporto con Recovery Sud, l’organizzazione che nell’ambito di ANCI vede uniti i sindaci delle regioni meridionali, delle grandi città come dei piccoli comuni. Coinvolgere anche sindaci delle regioni settentrionali in iniziative comuni può favorire la nascita di una consapevolezza condivisa sulla necessità di un orizzonte comune, senza una distruttiva competizione all’interno del nostro Paese.

E’ stato deciso che sarà organizzato da 34 Testa al Sud in primavera il primo convegno pubblico: sono vari i temi che potranno formare oggetto di questa apertura di confronto: da una disamina delle conseguenze del regionalismo alla privatizzazione dei servizi pubblici, dalla questione demografica alla qualità delle reti e dei servizi di mobilità nel Mezzogiorno.

Saranno anche proseguite le campagne di informazione sui temi concernenti l’attualità politica, ovviamente a partire dalla autonomia differenziata, ma anche la questione relativa al futuro delle giovani generazioni, alla debolezza del sistema bancario meridionale, all’andamento degli investimenti del PNRR, ai temi della istruzione, della ricerca e della formazione.

34 Testa al Sud, dopo i primi mesi dalla sua costituzione, a metà settembre di quest’anno, intende ora avviare una campagna di tesseramento particolarmente  attenta a consentire  la costituzione di sedi territoriali e la partecipazione dei giovani: quest’ultimo tema viene considerato di cruciale importanza, in ragione della contrazione demografica e della emorragia di laureati giovanili che rischia di impoverire in modo decisivo i territori meridionali

E’ stato poi messo in evidenza che esiste una rappresentazione della realtà sociale ed economica del nostro Paese che mistifica i dati con un racconto ed una rappresentazione tendenziosa. 34 Testa al Sud intende promuovere analisi per rettificare i contenuti ed i dati riportandoli alla effettiva concretezza delle situazioni reali.

La cessazione della produzione delle informazioni sui conti pubblici territoriali, che erano strumento prezioso per la lettura della spesa pubblica nelle regioni italiane, avvenuta nel silenzio generale, mette in evidenza che disporre di analisi e dati sulla articolazione dei fenomeni è l’unica strada realmente disponibile per prender poi decisioni basate sulla corretta rappresentazione dei fenomeni.

E’ stata discussa la questione delle modalità con le quali 34 Testa al Sud intende dialogare con le istituzioni, con i partiti politici, con i sindacati, con le altre associazioni della società civile. Ha introdotto la discussione Franco Roberti, ex europarlamentare ed ex capo della procura distrettuale antimafia.

Proprio l’azione delle organizzazioni criminali che agiscono sull’intero territorio nazionale deve essere considerato un punto di particolare attenzione, perché le nuove tecnologie stanno dando vita a forme più sofisticate e pericolose di  penetrazione dei poteri criminali nel tessuto economico e sociale, in una logica nazionale ed internazionale.

Tenere la barra dritta in direzione della legalità e salvaguardare i valori della Costituzione costituiscono aspetti che possono formare il minimo comune denominatore per attivare un dialogo costante con gli altri soggetti della società italiana, mettendo sempre al centro gli interessi di un Mezzogiorno consapevole che la crescita della regioni meridionali è presupposto per il rilancio della intera Nazione, come del resto è stato nel quindicennio del miracolo economico italiano.

Sul delicato tema della partecipazione alla vita politica nelle istituzioni elettive, la tendenza che è emersa è quella di lasciare liberi i singoli partecipanti di percorrere il proprio impegno, mentre l’Associazione sarà il veicolo per un dialogo collettivo con le forze organizzate della società, con l’obiettivo di promuovere le questioni di maggiore interesse per 34 Testa al Sud.

Non si tratterà dunque di rincorrere tutte le questioni che formano oggetto della discussione politica, quanto piuttosto di fare “agenda setting”, incalzando gli altri soggetti della vita istituzionale e sociale attorno alle priorità che davvero costituiscono i punti discriminanti per trasformare la società meridionale.