L’invito di de Giovanni è di alzare barricate democratiche contro la riforma di Calderoli: ” Se lasciamo passare questa porcheria nessuno si lamenti se sarà costretto a prendere un treno per andare a Milano a curarsi. Se stiamo zitti nessuno si lamenti più delle diseguaglianze di questo Paese. Non è il momento di tacere ” . Ed è netto il rifiuto di Paola De Micheli, candidata alla segreteria del Pd che “si augura un colpo di reni della maggioranza per evitare questo scempio ” .
La levata di scudi arriva durante la presentazione del libro di Lucia Annunziata “L’inquilino. Da Monti a Meloni: indagine sulla crisi del sistema politico” (Feltrinelli) alla Fondazione Foqus. Ed è la stessa giornalista Rai ad affermare: “Sono attrezzata a fare un po’ di opposizione sull’autonomia ” .
Questione al centro del dibattito moderato dall’inviata di Repubblica Conchita Sannino durante il quale il 5s Fico ribadisce: ” Faccio un appello ai presidenti di Camera e Senato: il testo sull’autonomia deve essere emendato in aula. Quando arrivò sul mio tavolo, io volli per forza l’emendabilità perché oggi non possiamo pensare che un disegno di legge del genere possa avere solo un voto favorevole o contrario senza emendamenti.
Il Parlamento in questa discussione deve avere un ruolo fondamentale – aggiunge il pentastellato – perché è una legge troppo importante che in questo modo, così come è scritta e come l’ha pensata Calderoli solo per dare un contentino alla Lega, spacca in due il Paese e pertanto chi è in difficoltà rimane in difficoltà e chi sta meglio sarà tranquillo” . Ai giornalisti che gli chiedono quale dei candidati alla segreteria del Pd preferisce, il 5s risponde: “Sicuramente chi ha una linea chiara per il no all’autonomia differenziata”. Preoccupato per il futuro del Paese e soprattutto del Mezzogiorno Manfredi: “L’autonomia differenziata approvata dal governo Meloni tende non a guardare agli interessi del Paese ma pensa di poter rivendicare una bandiera che dal mio punto di vista non risponde alle esigenze reali dei cittadini”. Tornando al libro, come spiega la stessa Annunziata, mira ad ” uscire dal quadrilatero del potere romano e a parlare ai cittadini perché al centro della crisi c’è la sfiducia giusta maturata dai cittadini nei confronti del sistema. Ho scritto questo librone in cui ho messo un po’ di verità, ho tolto magari ulteriore consenso alla politica, ma spero di rimettere in moto anche il sangue della fiducia nella politica”.
A tenere banco, però, sono anche le polemiche sul tesseramento del Pd: ” Eviterei di trasformare questa settimana in conflitto per piegare le regole al destino dell’uno o dell’altro candidato – afferma De Micheli in giro per l’Italia ci sono state tante situazioni dove in alcuni casi sono arrivati nuovi iscritti anche in Campania. In altri casi ci sono state situazioni dove magari un nucleo familiare intero ha rinnovato la tessera con la stessa carta di credito. Credo vada consentito a queste persone di poter votare. Ci sono, invece, altre situazioni fuori controllo e su questo sarà la Commissione di garanzia a valutare”.